Una delle prime cose che si impara quando ci si ritrova catapultati a
lavorare nel mondo del lavoro spagnolo, è che tutti, nessuno escluso, hanno un soprannome.
Un "mote", come dicono in terra iberica.
Nel mio caso, il lavoro da cantiere, regala perle degne del sommo poeta (...no, non GG DaLessio, l'altro.)
Un "mote", come dicono in terra iberica.
Nel mio caso, il lavoro da cantiere, regala perle degne del sommo poeta (...no, non GG DaLessio, l'altro.)
La cosa migliore è che, il soprannome (o
mote, che dir si voglia), ve lo portiate da casa.
Vale a dire: é meglio che al lavoro ci arriviate già "soprannominati" perché, se non è così,
nel giro di mezza giornata lavorativa, vi accolleranno un mote
associato a un qualsiasi status/movimento/parola/opera/omissione che vi
vedrà protagonisti (e vi garantisco che, in questo campo, il livello medio di finezza è quello degli anni d'oro d'Er Monnezza).
E il mote, quello , è come un diamante: durerà per sempre.
Che vi piaccia o no, vi accompagnerà vita-natural-lavoro-durante e, con un po' di sfiga (e sapete meglio di me che quella non manca mai), anche oltre: non sarà il primo "Qui riposa Mario Rossi, per gli amici O'Fetecchione", e neanche l'ultimo.
Che vi piaccia o no, vi accompagnerà vita-natural-lavoro-durante e, con un po' di sfiga (e sapete meglio di me che quella non manca mai), anche oltre: non sarà il primo "Qui riposa Mario Rossi, per gli amici O'Fetecchione", e neanche l'ultimo.
Ora che vi ho avvisato, non pensate di
fare i furbi, elucubrando di arrivare il primo giorno e dire che al paese
vostro vi conoscono come "El Bradde Pitte", perché la cosa più
probabile è che in comune con il Pitte avete solo l'odore corporale se
non vi lavate per 3-4 giorni, e qui sono spagnoli, non
cechi* (si, donne, fatevene una ragione: il Pitte puzza di cane bagnato.
Si sa. É un fatto di cultura popolare. E l'uomo-normale 'sta cosa se la gode. Ci
sono uomini-normali che, se gli chiedi "Qual è la cosa che più ti piace
di te?", ti rispondono "...hmm ... che Bradde Pitte puzza.").
Scusate,
sto divagando...
Dicevamo: se non avete l'accortezza di portarvi il mote da casa, che magari non avete avuto tempo a prepararlo (si sa, uno
la mattina esce di casa in fretta e furia), l'unica cosa da auspicare è
che, nel giro di un paio di giorni, riusciate a venire a conoscenza del
vostro, di mote, però in maniera naturale. Dove per "naturale" intendo
senza chiedere in giro, né origliare le conversazioni dei lavoratori
nascosti dentro un cassonetto, né offrire denaro chiedendo che vi
sussurrino all'orecchio il vostro nomignolo (perché lì si corre il rischio che
poi di soprannome ve ne appioppano un altro ben più classico), né
minacciando licenziamenti, badilate sui denti, sospensioni, fucilazioni,
bombardamenti della Nato, o di portare GG DaLessio alla prossima
cena di natale (che non sanno chi cippa sia, ma se ne renderebbero conto
immediatamente...).
Perché se non ne venite a conoscenza, del vostro mote, non è affatto perché l'avete scampata bella. Tutt'altro: il mote ve lo hanno messo, ma è così ripugnante che la gente evita di pronunciarlo perché teme l'effetto Beatlejuice.
Elenco la formazione All Star Motes 2016:
Per cui succede di assistere a conversazioni tipo: "Hola , soy el Uñas, el hermano del Metralleta, has visto al Orejas?" ("Ciao, sono Unghie, il fratello di Mitraglietta, hai visto Orecchie?", ove il primo non aveva bisogno della pala per scavare, il secondo balbuziente, il terzo, se lo metti nella posizione giusta, riceve Mediaset Premium.)
La
cosa può sembrare simpatica, ma fate attenzione: se abbassate la guardia correte
il rischio di non riuscire a distinguere
mote da Cognome, e viceversa.
Ad esempio, potreste ritrovarvi, ancora freschi e inesperti di spagnolo, a rivolgervi a un operaio grasso, incazzato e con tredici (13) capelli di trentacinque (35) centimetri di lunghezza cadauno, omogeneamente distribuiti sulla testa, con un cordiale, giornaliero, mattutino "Buenos días Señor Melena...", convinti che si tratti del suo cognome, per poi scoprire trascorsi 2 mesi che il tizio di cognome fa Lopez, e Melena in spagnolo significa Zazzera.
Certo, se solo quegli stronzi dei colleghi mi avessero avvisato... quanto meno mi spiegai il motivo della perenne incazzatura.
Comunque: il mio mote? Mai saputo: mi sa che l'ho scampata bella!
* Chiedo scusa per la battutona "spagnoli, non cechi". Anche a me fanno ancora male gli occhi. Giuro, non lo faccio più.
Perché se non ne venite a conoscenza, del vostro mote, non è affatto perché l'avete scampata bella. Tutt'altro: il mote ve lo hanno messo, ma è così ripugnante che la gente evita di pronunciarlo perché teme l'effetto Beatlejuice.
Elenco la formazione All Star Motes 2016:
- "El Primo" (il cugino. Di chi? mai capito.)
- "El hombre-polla" (l'uomo minchia, baldo giovine calvo e senza spalle)
- "La Reina" (la regina: in mancanza di donne, il più raffinato del gruppo diventa automaticamente la figura femminile dello stesso),
- "El Diente" (Il Dente, proprio perchè ne aveva uno solo, di dente)
- "El cubano", (parlossi tempo fa #diquellavoltache il camionista cubano mi spiegò cosa fosse la Sicilia)
- "El cantante", (Cantar, oltre all'ovvio significato che tutti intuite, assume, nel gergo spagnolo, il significato di puzzare. Il tizio crede ancora di avere una bella voce e che la gente gli stia lontana per apprezzarla meglio...)
- "El Tripode" (Il Treppiedi, un marocchino dall'enorme … vabbuó, ci arrivate, no?)
- El Kowalsky (Questo non è vero, ma in tutte le storie della tv c'è sempre un Kowalsky. Sempre. Io, per non sbagliare...)
Per cui succede di assistere a conversazioni tipo: "Hola , soy el Uñas, el hermano del Metralleta, has visto al Orejas?" ("Ciao, sono Unghie, il fratello di Mitraglietta, hai visto Orecchie?", ove il primo non aveva bisogno della pala per scavare, il secondo balbuziente, il terzo, se lo metti nella posizione giusta, riceve Mediaset Premium.)
Ad esempio, potreste ritrovarvi, ancora freschi e inesperti di spagnolo, a rivolgervi a un operaio grasso, incazzato e con tredici (13) capelli di trentacinque (35) centimetri di lunghezza cadauno, omogeneamente distribuiti sulla testa, con un cordiale, giornaliero, mattutino "Buenos días Señor Melena...", convinti che si tratti del suo cognome, per poi scoprire trascorsi 2 mesi che il tizio di cognome fa Lopez, e Melena in spagnolo significa Zazzera.
Certo, se solo quegli stronzi dei colleghi mi avessero avvisato... quanto meno mi spiegai il motivo della perenne incazzatura.
Comunque: il mio mote? Mai saputo: mi sa che l'ho scampata bella!
* Chiedo scusa per la battutona "spagnoli, non cechi". Anche a me fanno ancora male gli occhi. Giuro, non lo faccio più.